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animazione, dedizione e commozione

mi piace dare un titolo speciale alle lezioni, specialmente quando non ho l’obbligo di connetterlo ai contenuti e alla forma
l’occasione che mi si è presentata venerdì scorso era imperdibile: “venerdì 17, allerta 1, strategie di sopravvivenza didattica”
pur nel profondo rispetto degli scaramantici e di coloro che hanno subito danni dall’eventi atmosferici di questa ultima settimana, la lezione è rimasta “in sospeso” per molte ore… si farà? riusciranno tutti a raggiungere il dipartimento? non sarebbe meglio rimandare? per quanto tempo continuerà ancora a piovere?
ho pensato che sia io che il gruppo di frequentanti del master “Didattica e psicopedagogia per alunni con disturbo autistico” avessimo la necessità di collocare la lezione prevista (didattica speciale nella scuola dell’infanzia: il gioco) all’interno di un contenitore che potesse attivare il pensiero ed il corpo, quasi a rappresentare una scelta consolatoria o distensiva

ho escluso quasi subito la possibilità di “farli e farle giocare”, avrebbero potuto pensare ad una soluzione (poco) brillante per non fare lezione!

In questi ultimi mesi con la collega Valentina Pennazio stiamo sperimentando forme di coinvolgimento didattico che passino attraverso l’uso e la produzione di video: piccoli prodotti, molto semplici, da assemblare in poche ore. L’intento è quello di trasferire le informazioni dal pensiero alle immagini, dall’individuale al collettivo e per poter condividere stili comunicativi, idee e linguaggi differenti, emozioni

la proposta fatta alle maestre, alle professoresse e ai professori che stanno frequentando il master è stata quella di realizzare un video, rielaborandolo a partire da uno rinvenuto in internet : una educatrice di ludoteca che propone quattro giochi per una festa di compleanno con bambini dai 4 ai 10 anni
la loro sfida era trasformare il video ipotizzando la presenza di un bimbo o una bimba con disturbo autistico nel gruppo
ho ammirato la loro dedizione, nella scelta degli spazi in cui fare le riprese, nella cura del testo, nella ripetizione delle scene, nella complicità e ricerca del bello. Ostinati e commoventi, come sono degli insegnanti possono essere


in attesa della pubblicazione del video (ora in fase di montaggio) alcune foto, soprattutto per gli assenti ed i colleghi della “troupe per un pomeriggio”


le riprese alla "voce narrante"


la regista coordina la troupe, cineoperatrici plastiche; a destra attrici in relax e sceneggiatrici preoccupate


la regista cerca la complicità di un attore poco convinto


NOTA: il video sarà visibile nell'imminente pagina "esplosioni didattiche 2 AUTISMO"

Commenti

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e quando alla fine capisci che non succederà mai un poco ti dispiace...

la sensazione spesso è quella (ma non lo dico con compiacimento, giuro, spiace anche a me!) li vedi lavorare a lezione, nei gruppi, durante il laboratorio, ti sembra quasi di sentire il loro lavoro anche a distanza lavorano dopo e nonostante tu li abbia stroncati e incoraggiati, delusi e rincuorati, non per il voto, perché oramai sono andati oltre: ci credono credono che fare una cosa bella sia anche nelle loro possibilità e nel loro concetto di bellezza speri ci sia tutto quello che Renza (la loro prof!) e tu (io!) siete riusciti fargli "suonare dentro"... l'estetica, la didattica, l'educazione, l'amicizia, il voler bene alle cose che si fanno, la cura del dettaglio, l'importanza dell'idea, di un'idea... e in due giorni, in 40 minuti, tutto sembra svanire, tutto il lavoro di un mese sembra venire meno ti prepari carichi la pen-drive, esponi il merchandising, affiggi le locandine fai una bella esposizione corale ti applaudono ti apprezzano ...

non accontentarsi

a questo laboratorio non riesco a rinunciare! ogni anno organizzo per gli studenti della laurea triennale in scienze pedagogiche e dell'educazione il laboratorio "cinema ed educazione"(prevalentemente sono studenti del 2° e 3° anno) il programma varia ogni anno (film tematici, spezzoni utilizzati per presentare diversi modelli formativi, cartoni animati, cortometraggi...) e ogni anno varia anche il prodotto finale che richiedo loro in questa ultima edizione, che si è conclusa la scorsa settimana, ho chiesto loro la produzione di un cortometraggio i gruppi di lavoro sono stati creati casualmente avevano alcune parole chiave a disposizione potevano farsi aiutare da "esperti" avevano poco più di un mese a disposizione ...non era certo un'impresa facile, anzi... questi i risultati del loro lavoro Carlotta:  http://youtu.be/Etnnu1eiqLY (Beatrice Pardini, Corinne Scarso, Giuditta Trocino, Micol Costa, Barbara Bergonzini, Sharon Amore)  A tutto volo...

rosso come il cielo

ormai è una specie di appuntamento, un momento di incontro che si rinnova tacitamente ogni anno nonostante la produzione cinematografica mi consenta di utilizzare con sistematicità nuovi materiali, nuove scene, nuovi spezzoni con i quali confrontarmi con le studentesse e gli studenti...non resisto alla tentazione è evidentemente una mia necessità. nel laboratorio "cinema ed educazione"  Rosso come il cielo ci deve essere http://it.wikipedia.org/wiki/Rosso_come_il_cielo  (avete visto quanti premi ha vinto?) non solo perché è una bella storia; non solo perché riesce a conquistarti e convincerti nonostante alcune forzature ed evidenti esagerazioni; non solo perché Genova fa capolino io, anche oggi - anche in questa edizione del laboratorio, ho condiviso il film con le studentesse perché confido che la sua forza espressiva possa far mancare per un attimo il fiato; possa far venire la voglia di andare a visitare "dialogo nel buio" ( http://www.dialogonelbuio.geno...