la sensazione spesso è quella (ma non lo dico con compiacimento, giuro, spiace anche a me!)
li vedi lavorare a lezione, nei gruppi, durante il laboratorio, ti sembra quasi di sentire il loro lavoro anche a distanza
lavorano dopo e nonostante tu li abbia stroncati e incoraggiati, delusi e rincuorati, non per il voto, perché oramai sono andati oltre: ci credono
credono che fare una cosa bella sia anche nelle loro possibilità
e nel loro concetto di bellezza speri ci sia tutto quello che Renza (la loro prof!) e tu (io!) siete riusciti fargli "suonare dentro"... l'estetica, la didattica, l'educazione, l'amicizia, il voler bene alle cose che si fanno, la cura del dettaglio, l'importanza dell'idea, di un'idea...
e in due giorni, in 40 minuti, tutto sembra svanire, tutto il lavoro di un mese sembra venire meno
ti prepari
carichi la pen-drive, esponi il merchandising, affiggi le locandine
fai una bella esposizione corale
ti applaudono
ti apprezzano
ti chiedono delle cose
ti vanno a spaccare il capello a metà [questo solo la prof e io.... :-)..ma facciamo anche le cose che ci sono prima ]
e poi il progetto diventa esame tra un mese e diventa voto (e qui forse perde tutto un po' senso)
quindi voglio fermare i loro visi a questi due giorni di presentazione, mentre ci credevano tanto e ce lo facevano credere anche a noi (chiedere a Verdiana per conferma!)
e anche questa volta la didattica riesce ad andare oltre, a farci volere bene! grazie a tutte e tutti.
ps. cosa è successo? all'interno del corso di Didattica degli eventi culturali (docente Renza Cerri) è obbligatorio frequentare il laboratorio (che conduco io) nel quale in gruppi (8 gruppi) gli studenti e le studentesse del corso hanno progettato un evento culturale (dalla fase ideativa sino al piano finanziario e alla valutazione del progetto.....e tutto quello che c'è nel mezzo), lo si presenta alla fine del corso ai compagni e alle compagne e poi lo si discute nuovamente all'esame. un numero di ore altissimo...ma in quale moneta di paga (si compra, si vende) la soddisfazione????? (lo so c'è chi pensa in trentesimi.....ehehehh!)
e ora....FOTO!!!
li vedi lavorare a lezione, nei gruppi, durante il laboratorio, ti sembra quasi di sentire il loro lavoro anche a distanza
lavorano dopo e nonostante tu li abbia stroncati e incoraggiati, delusi e rincuorati, non per il voto, perché oramai sono andati oltre: ci credono
credono che fare una cosa bella sia anche nelle loro possibilità
e nel loro concetto di bellezza speri ci sia tutto quello che Renza (la loro prof!) e tu (io!) siete riusciti fargli "suonare dentro"... l'estetica, la didattica, l'educazione, l'amicizia, il voler bene alle cose che si fanno, la cura del dettaglio, l'importanza dell'idea, di un'idea...
e in due giorni, in 40 minuti, tutto sembra svanire, tutto il lavoro di un mese sembra venire meno
ti prepari
carichi la pen-drive, esponi il merchandising, affiggi le locandine
fai una bella esposizione corale
ti applaudono
ti apprezzano
ti chiedono delle cose
ti vanno a spaccare il capello a metà [questo solo la prof e io.... :-)..ma facciamo anche le cose che ci sono prima ]
e poi il progetto diventa esame tra un mese e diventa voto (e qui forse perde tutto un po' senso)
quindi voglio fermare i loro visi a questi due giorni di presentazione, mentre ci credevano tanto e ce lo facevano credere anche a noi (chiedere a Verdiana per conferma!)
e anche questa volta la didattica riesce ad andare oltre, a farci volere bene! grazie a tutte e tutti.
ps. cosa è successo? all'interno del corso di Didattica degli eventi culturali (docente Renza Cerri) è obbligatorio frequentare il laboratorio (che conduco io) nel quale in gruppi (8 gruppi) gli studenti e le studentesse del corso hanno progettato un evento culturale (dalla fase ideativa sino al piano finanziario e alla valutazione del progetto.....e tutto quello che c'è nel mezzo), lo si presenta alla fine del corso ai compagni e alle compagne e poi lo si discute nuovamente all'esame. un numero di ore altissimo...ma in quale moneta di paga (si compra, si vende) la soddisfazione????? (lo so c'è chi pensa in trentesimi.....ehehehh!)
e ora....FOTO!!!
comincia il gruppo (Manuela, Alessia, Luisa, Alessandro, Montserrat) che "porta" Alice delle Meraviglie in Valbrevenna!
il progetto si chiama "sto da favola"...qualcuna però non sembra esserne convinta! (vedi sotto...)
il secondo gruppo (Laura, Tommaso, Eleonora, Veronica, Sara) ci ha portato a spasso per Genova in bicicletta...da veri Zeneizi (e io ci ho guadagnato un bel portachiavi!)
il terzo gruppo (Andrea, Verdiana, Arianna, Camilla)... un progetto-mondo (un po' felliniano pensandoci bene) nella Genova che ci crede!
piantine super dettagliate (sullo schermo), una superG (fatta da chi? ...boh), vestirsi eleganti per la presentazione... ci piace tutta questa attenzione!
questo gruppo (Jessica, Fernanda, Federica, Nika, Francesca - che devo ringraziare per la bella maglietta ricevuta in dono - o devo chiamarla corruzione? ) ci ha portato Barcellona a Genova...
(giuro....lei non sta cantando!)
sfidare De Andrè è sempre un'impresa difficile, piena di insidie... che vere educatrici (Anna, Ilaria, Maria, Carlotta, Serena) hanno saputo superare..."A Genova con gli occhi di De Andrè"
quanti spettacoli teatrali è possibile organizzare in un solo giorno a Genova....tanti! questo gruppo (Martina, Alessandra, Ilaria, Alessia) ci ha "quasi" convinto...
in questo gruppo (Sara, Sabrina, Sara, Maria Chiara, Sara) manca qualcuno....(le abbiamo pensate e ricordate molto!)...il progetto? è venuta l'ora anche per me di provare il bungee jumping, mi avete convinto
l'ultimo gruppo (Manuela, Bryan, Agnese, Ludovica)...intercultura e blue-jeans, un bel connubio! (a destra il loro asso nella manica...avevano un designer tutto per loro!!!!)
ps...non ti sei trovato o trovata nelle foto? mi spiace...ma dovevo anche ascoltare e non potevo distrarmi mettendomi a fotografare da ogni angolatura...(come è successo con il gruppo 7)...ma sei hai altre foto inviamele!
Commenti
E io non potrei chiedere di meglio!
Grazie a Lei e alla Professoressa Cerri. Alla prossima!
è nel buio e nel silenzio delle prime ore del giorno (ma cosa sto dicendo, le ultime di un giorno cominciato il giorno prima) che, riordinando gli appunti, preparando le lezioni, facendo lunghi elenchi di cose da fare, immagino come dare senso al fare parte dell'università
e allora immagino e mi immagino
nel pensiero trova forma la nostra idea dell'altro, nel cuore la sua sostanza
Tiziano Terzani, in "Un altro giro di giostra. Viaggio nel male e nel bene del nostro tempo":
La vera conoscenza non viene dai libri, neppure da quelli sacri, ma dall'esperienza. Il miglior modo per capire la realtà è attraverso i sentimenti, l'intuizione, non attraverso l'intelletto. L'intelletto è limitato.
la domanda è: e per cambiare la realtà?
grazie Alessia.