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animazione, dedizione e commozione

mi piace dare un titolo speciale alle lezioni, specialmente quando non ho l’obbligo di connetterlo ai contenuti e alla forma l’occasione che mi si è presentata venerdì scorso era imperdibile: “venerdì 17, allerta 1, strategie di sopravvivenza didattica” pur nel profondo rispetto degli scaramantici e di coloro che hanno subito danni dall’eventi atmosferici di questa ultima settimana, la lezione è rimasta “in sospeso” per molte ore… si farà? riusciranno tutti a raggiungere il dipartimento? non sarebbe meglio rimandare? per quanto tempo continuerà ancora a piovere? ho pensato che sia io che il gruppo di frequentanti del master “Didattica e psicopedagogia per alunni con disturbo autistico” avessimo la necessità di collocare la lezione prevista (didattica speciale nella scuola dell’infanzia: il gioco) all’interno di un contenitore che potesse attivare il pensiero ed il corpo, quasi a rappresentare una scelta consolatoria o distensiva ho escluso quasi subito la possibilità di “far...

rosso come il cielo

ormai è una specie di appuntamento, un momento di incontro che si rinnova tacitamente ogni anno nonostante la produzione cinematografica mi consenta di utilizzare con sistematicità nuovi materiali, nuove scene, nuovi spezzoni con i quali confrontarmi con le studentesse e gli studenti...non resisto alla tentazione è evidentemente una mia necessità. nel laboratorio "cinema ed educazione"  Rosso come il cielo ci deve essere http://it.wikipedia.org/wiki/Rosso_come_il_cielo  (avete visto quanti premi ha vinto?) non solo perché è una bella storia; non solo perché riesce a conquistarti e convincerti nonostante alcune forzature ed evidenti esagerazioni; non solo perché Genova fa capolino io, anche oggi - anche in questa edizione del laboratorio, ho condiviso il film con le studentesse perché confido che la sua forza espressiva possa far mancare per un attimo il fiato; possa far venire la voglia di andare a visitare "dialogo nel buio" ( http://www.dialogonelbuio.geno...

oltre la paura della valutazione

partecipare ad un convegno   - organizzato da altri e senza un coinvolgimento nelle comunicazioni -   è sempre una bellissima occasione per rallentare, riposare, pensare allontanarsi per qualche ora dalle pressioni esterne. Poco importa se stasera la casella di posta sarà ricolma sono molto soddisfatto non sempre mi capita di partire con molte aspettative e rientrare a casa soddisfatto, oggi sì ho rivisto colleghe e colleghi, amiche e amici ho ascoltato riflessioni che avrebbero meritato ampi dibattiti ho viaggiato in treno senza accumulare ritardo il tema dell’incontro era la valutazione nei servizi educativi e, più in generale, nell’educazione; un tema complesso che, come molti oggi hanno sottolineato, “fa un po’ paura” e porta con sé molti pregiudizi e molte interferenze mi “porto via” quattro possibili riflessioni che spero di condividere con i miei colleghi genovesi : 1.      la valutazione come strumento di relazione con l’altro (...