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secondo semestre

questa settimana sono iniziate le lezioni del secondo semestre. su un social network uno studente, iscritto al nostro corso di laurea, lunedì mattina ha scritto "oggi è il mio ultimo primo giorno di scuola" io mi sono ulteriormente sentito autorizzato ad essere felicemente preoccupato felice, perché anche io iniziavo i miei nuovi (non ultimi, spero) primi giorni di scuola preoccupato, perché anche io iniziavo i miei nuovi (non ultimi, spero) primi giorni di scuola non so quale delle due condizioni prevalga, o quale sia la radice, ma il senso di dovere che le attraversa entrambe è comune denominatore invadente: essere, prima di tutto, una buona persona essere all'altezza del compito richiesto sostenere lo sguardo - in attesa - di 134 studenti (68 del corso di 'progettazione e valutazione educativa' e 46 di ' metodologia della ricerca educativa') essere 'per tutti': ascoltare e parlare, chiedere e rispondere percepire (e vedere) che stanno...

Entusiasmi e… risonanze (dedicate a Dario Fortin)

Venerdì 31 gennaio ho avuto il piacere di partecipare al Convegno Nazionale “Educazione Professionale tra azione e formazione. Università e territorio si incontrano” (Rovereto, TN), organizzato dal Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive dell’ Università di Trento. Link dell’evento:  http://events.unitn.it/mappesnazionale-2014 Ho avuto l’opportunità di ascoltare e conoscere importanti docenti ed esperti, educatori professionali, studenti che fanno dell’educazione professionale una forma di essere, di esistere, di relazione superando i confini del lavoro e dell’occupazione. È un privilegio delle professioni educative che non sempre si è in grado di esprime e testimoniare. A Rovereto ho colto questo spirito: nelle relazioni “accademiche”, negli interventi al dibattito, nel chiacchiericcio durante lo street food , nella sezione poster (vedi dopo!), durante i workshop. Con le colleghe Valentina Pennazio ed Antonella Lotti rientriamo a Genova motivati e ...

animazione, dedizione e commozione

mi piace dare un titolo speciale alle lezioni, specialmente quando non ho l’obbligo di connetterlo ai contenuti e alla forma l’occasione che mi si è presentata venerdì scorso era imperdibile: “venerdì 17, allerta 1, strategie di sopravvivenza didattica” pur nel profondo rispetto degli scaramantici e di coloro che hanno subito danni dall’eventi atmosferici di questa ultima settimana, la lezione è rimasta “in sospeso” per molte ore… si farà? riusciranno tutti a raggiungere il dipartimento? non sarebbe meglio rimandare? per quanto tempo continuerà ancora a piovere? ho pensato che sia io che il gruppo di frequentanti del master “Didattica e psicopedagogia per alunni con disturbo autistico” avessimo la necessità di collocare la lezione prevista (didattica speciale nella scuola dell’infanzia: il gioco) all’interno di un contenitore che potesse attivare il pensiero ed il corpo, quasi a rappresentare una scelta consolatoria o distensiva ho escluso quasi subito la possibilità di “far...