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Entusiasmi e… risonanze (dedicate a Dario Fortin)

Venerdì 31 gennaio ho avuto il piacere di partecipare al Convegno Nazionale “Educazione Professionale tra azione e formazione. Università e territorio si incontrano” (Rovereto, TN), organizzato dal Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive dell’ Università di Trento.

Link dell’evento: http://events.unitn.it/mappesnazionale-2014


Ho avuto l’opportunità di ascoltare e conoscere importanti docenti ed esperti, educatori professionali, studenti che fanno dell’educazione professionale una forma di essere, di esistere, di relazione superando i confini del lavoro e dell’occupazione. È un privilegio delle professioni educative che non sempre si è in grado di esprime e testimoniare. A Rovereto ho colto questo spirito: nelle relazioni “accademiche”, negli interventi al dibattito, nel chiacchiericcio durante lo street food, nella sezione poster (vedi dopo!), durante i workshop.

Con le colleghe Valentina Pennazio ed Antonella Lotti rientriamo a Genova motivati e coinvolti; ci consideriamo fortunati.

Un sentito ringraziamento a :
Dario Fortin, Università di Trento
Marco Dallari, Università di Trento
Duccio Demetrio, LUA Libera Università dell'Autobiografia, Anghiari - AR
Alberto Remondini, JSN Jesuit Social Network Italia, Roma
Paola Nicoletta Scarpa, Centro Studi ANEP Associazione Nazionale Educatori Professionali
Armando Zappolini, CNCA Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza, Roma
Alberto Zucconi, IACP Istituto dell'Approccio Centrato sulla Persona, Roma

Vorrei segnalare due iniziative incontrate nella sezione poster che, in modo diverso, hanno intercettato la mia curiosità.

La prima esperienza “Progetto UNO PER TUTTI … TUTTI PER UNO!” ha acceso il mio spirito educativo: questi gli ingredienti:

una settimana di preparazione all’inizio della scuola
sette giorni organizzati non sulla base delle attività e dei compiti  ma delle intelligenze multiple
educatori e educatrici che sperimentano e sfidano le consuetudini
un passaporto “educativo”
un braccialetto colorato che rappresentano e identifica le intelligenze di ogni bambino e ogni bambina annodato e consegnato a fine settimana


bravi Alessia, Diego e Gloria!






a me ha conquistato. Se ne volete sapere di più:  http://www.murialdo.taa.it

La seconda esperienza: “La scuola del gratuito”. Si tratta di un progetto pedagogico della Associazione Papa Giovanni XXIII° che auspica una scuola senza voti.
È uno spunto interessante, che propone il dibattito su uno dei temi più “fastidiosi” nella scuola: la valutazione; l’unico che sembra in grado di catalizzare l’interesse di tutti; dell’istituzione, degli insegnanti, delle famiglie, degli studenti, del mondo della ricerca.

Non entro nel merito se una scuola senza voti possa funzionare, o fin dove possa spingersi prima di impattare la necessità (il vincolo) del voto; di certo è necessaria una promozione della cultura della valutazione, strumento ed occasione di formazione.





Per saperne di più: 
www.lascuoladelgratuito.apg23.org
http://scuoladelgratuito.wordpress.com/about/








Commenti

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e quando alla fine capisci che non succederà mai un poco ti dispiace...

la sensazione spesso è quella (ma non lo dico con compiacimento, giuro, spiace anche a me!) li vedi lavorare a lezione, nei gruppi, durante il laboratorio, ti sembra quasi di sentire il loro lavoro anche a distanza lavorano dopo e nonostante tu li abbia stroncati e incoraggiati, delusi e rincuorati, non per il voto, perché oramai sono andati oltre: ci credono credono che fare una cosa bella sia anche nelle loro possibilità e nel loro concetto di bellezza speri ci sia tutto quello che Renza (la loro prof!) e tu (io!) siete riusciti fargli "suonare dentro"... l'estetica, la didattica, l'educazione, l'amicizia, il voler bene alle cose che si fanno, la cura del dettaglio, l'importanza dell'idea, di un'idea... e in due giorni, in 40 minuti, tutto sembra svanire, tutto il lavoro di un mese sembra venire meno ti prepari carichi la pen-drive, esponi il merchandising, affiggi le locandine fai una bella esposizione corale ti applaudono ti apprezzano ...

non accontentarsi

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