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sociale & educativo

oggi è iniziato il corso di PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE DEGLI INTERVENTI EDUCATIVI, in aula abbiamo fissato subito i confini e dato un nome alle "cose"... ma non a tutte.

cosa sono gli interventi educativi? che rapporto hanno con "il sociale"?

riusciamo a costruire una definizione da condividere nella prossima lezione?

buon corso!

Andrea

Commenti

Anonimo ha detto…
Con termine " intervento sociale" si intende un tipo di intervento mirato ad una categoria indistinta e innumerevole di persone . Con il termine educazione spesso si indica un processo di acquisizione di conoscenze continuativo nel corso nella vita, anche se genericamente si intende un percorso specifico che avviene nei primi anni di vita di una persona. Quindi, con il termine " intervento educativo " si può intendere un intervento mirato a sviluppare (e " creare ") conoscenze a livello personale.
Anonimo ha detto…
Secondo noi nel sociale si ha a che fare con utenti che hanno problemi non solo di carattere personale ma collegati all'ambiente che li circondano (per esempio si ha a che fare con tossicodipendenti che sono influenzati dall'ambiente). Nel sociale i professionisti intervengono quando c'è un problema vero e proprio.
Secondo noi nell'educativo il professionista si sofferma sullo sviluppo della persona in sè stessa, ovvero punta alla correzione dell'individuo senza fare molti riferimenti all'ambiente sociale in cui vive. L'educativo è legato alle istituzioni che sono alla base della società per quanto riguarda lo sviluppo del bambino, come le scuole. Il sociale si occupa di situazioni che non necessariamente sono situazioni di difficoltà o che presentano un problema, per esempio un educatore è un maestro di scuola elementare. L'educativo secondo noi è un tema più ampio in cui si interviene sia con logiche preventive sia con logiche ludiche.

Elena e Alice
brave! lo sapete che la vostra intuizione "nel corso della vita" è una visione assolutamente attuale ???? è il Lifelong Learning!
mai sentito? oppure lo avete già trattato? in quale corso?
apprezzo molto la vostra prospettiva, specie quella che cerca di coniugare il rapporto tra prevenzione e lucidità.
nel vostro testo avete usato l'espressione "correzione dell'individuo"...è un tema che vorrei approfondire, da dove "arriva"?

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e quando alla fine capisci che non succederà mai un poco ti dispiace...

la sensazione spesso è quella (ma non lo dico con compiacimento, giuro, spiace anche a me!) li vedi lavorare a lezione, nei gruppi, durante il laboratorio, ti sembra quasi di sentire il loro lavoro anche a distanza lavorano dopo e nonostante tu li abbia stroncati e incoraggiati, delusi e rincuorati, non per il voto, perché oramai sono andati oltre: ci credono credono che fare una cosa bella sia anche nelle loro possibilità e nel loro concetto di bellezza speri ci sia tutto quello che Renza (la loro prof!) e tu (io!) siete riusciti fargli "suonare dentro"... l'estetica, la didattica, l'educazione, l'amicizia, il voler bene alle cose che si fanno, la cura del dettaglio, l'importanza dell'idea, di un'idea... e in due giorni, in 40 minuti, tutto sembra svanire, tutto il lavoro di un mese sembra venire meno ti prepari carichi la pen-drive, esponi il merchandising, affiggi le locandine fai una bella esposizione corale ti applaudono ti apprezzano ...

non accontentarsi

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Loris da grande farà il riavvolgitore di nastri.

nella mia idea di <pedagogico> c'è anche questo, ci sono tutte queste cose: la capacità di cogliere la casualità, la scelta di lasciarsi attraversare dai ricordi, l'incontro puro con qualcuno che ci apre la porta (la pedagogia è raccogliere e accogliere, è storia e memoria, sono io e sono gli altri) mentre varcavo il cancelletto ed iniziavo a scendere le scalette per andare nella sala giochi (ma vi giuro che è qualcosa di più di una sala giochi) di una bellissima casetta di una bellissima famiglia di amici, non avrei davvero pensato di tornare indietro di venticinque-trentanni sapevo cosa mi aspettava ma forse non ero pronto (o non volevo esserlo ;-) sono arrivato in fondo e ho ritrovato questi bambini c'era il campo verde, c'era Andrea e c'era Alberto, c'erano le squadre ordinate nel mobile, i palloni che si spaccavano a metà quando cadevano per terra producendo quel rumore sordo che fanno le cose che si rompono, c'era la colla di...