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4 dicembre, ore 01:05

come ogni attesa, l'attesa finisce ed ecco il mio primo post, il primo post del mio blog
per oggi, per questa prima notte, voglio solamente giustificare la scelta del nome

ho immaginato il rumore di passi in arrivo, incessanti ma indecisi tra un evidente rumore e un silenzioso avvicinamento. è il segnale di una presenza di cui non si percepisce bene la fonte, la traiettoria e la forza. ma è una presenza percepibile, concreta e non evitabile. mi sono immaginato così il pensare pedagogico, la tensione pedagogica nei confronti della vita, delle cose della vita e delle persone

da domani pomeriggio il blog inizierà a connettere e a rendere un po' più rumoroso il suo calpestìo


Commenti

Unknown ha detto…
mi sono avvicinata alla Pedagogia con il timore ed il pregiudizio che fosse qualcosa di irraggiungibile, rinchiusa in mille e più manuali...ho avuto la fortuna di incontrare sulla mia strada persone che i hanno accompagnatqa nel comprendere quanto il pensare pedagogico fosse intorno, vicino, dentro di me...mi sono state indicate le vie adesso spetta a me decidere quali e come percorrerle.
Luca Mazzara ha detto…
c'è una scena del film Canone Inverso che mi è venuta in mente leggendo la descrizione del titolo scelto... Stesso calpestio "di cui non si percepisce bene la fonte, la traiettoria e la forza" ma la cui presenza è "percepibile, concreta e non evitabile" :)

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e quando alla fine capisci che non succederà mai un poco ti dispiace...

la sensazione spesso è quella (ma non lo dico con compiacimento, giuro, spiace anche a me!) li vedi lavorare a lezione, nei gruppi, durante il laboratorio, ti sembra quasi di sentire il loro lavoro anche a distanza lavorano dopo e nonostante tu li abbia stroncati e incoraggiati, delusi e rincuorati, non per il voto, perché oramai sono andati oltre: ci credono credono che fare una cosa bella sia anche nelle loro possibilità e nel loro concetto di bellezza speri ci sia tutto quello che Renza (la loro prof!) e tu (io!) siete riusciti fargli "suonare dentro"... l'estetica, la didattica, l'educazione, l'amicizia, il voler bene alle cose che si fanno, la cura del dettaglio, l'importanza dell'idea, di un'idea... e in due giorni, in 40 minuti, tutto sembra svanire, tutto il lavoro di un mese sembra venire meno ti prepari carichi la pen-drive, esponi il merchandising, affiggi le locandine fai una bella esposizione corale ti applaudono ti apprezzano ...

non accontentarsi

a questo laboratorio non riesco a rinunciare! ogni anno organizzo per gli studenti della laurea triennale in scienze pedagogiche e dell'educazione il laboratorio "cinema ed educazione"(prevalentemente sono studenti del 2° e 3° anno) il programma varia ogni anno (film tematici, spezzoni utilizzati per presentare diversi modelli formativi, cartoni animati, cortometraggi...) e ogni anno varia anche il prodotto finale che richiedo loro in questa ultima edizione, che si è conclusa la scorsa settimana, ho chiesto loro la produzione di un cortometraggio i gruppi di lavoro sono stati creati casualmente avevano alcune parole chiave a disposizione potevano farsi aiutare da "esperti" avevano poco più di un mese a disposizione ...non era certo un'impresa facile, anzi... questi i risultati del loro lavoro Carlotta:  http://youtu.be/Etnnu1eiqLY (Beatrice Pardini, Corinne Scarso, Giuditta Trocino, Micol Costa, Barbara Bergonzini, Sharon Amore)  A tutto volo...

rosso come il cielo

ormai è una specie di appuntamento, un momento di incontro che si rinnova tacitamente ogni anno nonostante la produzione cinematografica mi consenta di utilizzare con sistematicità nuovi materiali, nuove scene, nuovi spezzoni con i quali confrontarmi con le studentesse e gli studenti...non resisto alla tentazione è evidentemente una mia necessità. nel laboratorio "cinema ed educazione"  Rosso come il cielo ci deve essere http://it.wikipedia.org/wiki/Rosso_come_il_cielo  (avete visto quanti premi ha vinto?) non solo perché è una bella storia; non solo perché riesce a conquistarti e convincerti nonostante alcune forzature ed evidenti esagerazioni; non solo perché Genova fa capolino io, anche oggi - anche in questa edizione del laboratorio, ho condiviso il film con le studentesse perché confido che la sua forza espressiva possa far mancare per un attimo il fiato; possa far venire la voglia di andare a visitare "dialogo nel buio" ( http://www.dialogonelbuio.geno...