mi sto sempre di più convincendo che insegnare (educare, condividere) creando stupore sia inutile, superfluo e si risolva in una perdita di tempo
non dobbiamo inseguire un illusorio stupore ma una condizione di temperanza che possa concedere l'opportunità di sentire crescere qualcosa dentro di sé, di prendere progressivamente coscienza della possibilità
la possibilità di sapere, di fare, di dare forma ai pensieri e alle cose, di stare insieme
è stato gratificante stare vicino ad una collega così generosa
è stato gratificante vedere la preoccupazione trasformarsi in fermezza e l'incertezza in proposta
sto parlando di un laboratorio universitario appena concluso all'interno del corso di scienze pedagogiche e dell'educazione: 26 studentesse, 8 ore in presenza e 17 a distanza per un credito formativo universitario
gil ingredienti del laboratorio sono quelli consueti: impegno, lavoro in gruppo, condivisione, ricerca, innovazione, passione, scoperta, competenza
lo esplicito spesso nei miei corsi: il valore della fatica, l'etica della fatica
per sentire il peso delle nostre cose, dei nostri pensieri, delle cose e dei pensieri altrui
la fatica del tempo
la fatica della cura
la fatica dell'altro
troverete i prodotti delle studentesse nella pagina "esplosioni didattiche 1 TD&EA", il primo allestimento che mi piace condividere, un primo calpestio che incombe in fondo al corridoio
una di loro, nel suo primo lavoro individuale, consegnò una pagina bianca, una pagina bianca che preannunciava spazi liberi per un nuovo sapere (anziché denunciare un vuoto di idee), uno spazio bianco talmente ingenuo da diventare un video strabiliante!
non dobbiamo inseguire un illusorio stupore ma una condizione di temperanza che possa concedere l'opportunità di sentire crescere qualcosa dentro di sé, di prendere progressivamente coscienza della possibilità
la possibilità di sapere, di fare, di dare forma ai pensieri e alle cose, di stare insieme
è stato gratificante stare vicino ad una collega così generosa
è stato gratificante vedere la preoccupazione trasformarsi in fermezza e l'incertezza in proposta
sto parlando di un laboratorio universitario appena concluso all'interno del corso di scienze pedagogiche e dell'educazione: 26 studentesse, 8 ore in presenza e 17 a distanza per un credito formativo universitario
gil ingredienti del laboratorio sono quelli consueti: impegno, lavoro in gruppo, condivisione, ricerca, innovazione, passione, scoperta, competenza
lo esplicito spesso nei miei corsi: il valore della fatica, l'etica della fatica
per sentire il peso delle nostre cose, dei nostri pensieri, delle cose e dei pensieri altrui
la fatica del tempo
la fatica della cura
la fatica dell'altro
troverete i prodotti delle studentesse nella pagina "esplosioni didattiche 1 TD&EA", il primo allestimento che mi piace condividere, un primo calpestio che incombe in fondo al corridoio
una di loro, nel suo primo lavoro individuale, consegnò una pagina bianca, una pagina bianca che preannunciava spazi liberi per un nuovo sapere (anziché denunciare un vuoto di idee), uno spazio bianco talmente ingenuo da diventare un video strabiliante!
Commenti
Insegno a scuola (liceo da 8 anni e medie da 3) quella che per me non è solo una materia, ma anche la mia passione e parte fondamentale della mia stessa vita.
Ho la fortuna di vivere la musica non solo in classe ma facendo anche il musicista, cosa che mi ha permesso di viaggiare, conoscere luoghi e persone e di aprire il mio orizzonte (o almeno così mi sembra sia successo!) e ricordo benissimo quando è scattata la molla per fare questa scelta: ero in seconda media e ho ascoltato un brano di Bach. Confesso: sono stato colto dallo stupore e da quel momento tutte le volte che suono o insegno lo stupore è parte di quello che sto vivendo; certamente ora è uno stupore maturo, ho imparato a gestirlo e a girarlo a mio favore. La domanda è questa: è proprio così negativo lo stupore? Vedere un alunno che dopo qualche esperimento un po' imbranato riesce a ottenere una sequenza ordinata di suoni e notare lo stupore nei suoi occhi per me è uno stimolo a fargli scoprire ancora di più. Mi piacerebbe conoscere la sua idea al riguardo, la ringrazio! A presto ormai......
Davide Merello (PAS A031)