Passa ai contenuti principali

Post

opportunità e dono

oggi mi regalo una foto che ha un significato particolare è  un esempio la scoperta di un talento una porzione di ascolto che ci fa scoprire desideri e passioni un esercizio creativo a supporto del pensiero pedagogico ringrazio di cuore Valentina Mazza, studentessa del laboratorio di "didattica degli eventi culturali" per avermi regalato una sua foto, per averla condivisa con i suoi compagni e compagne di corso, per averla usata nei suoi progetti...non esiste voto in trentesimi che possa rendere giustizia la fotografa è Valentina Mazza la modella è Chiara Savio il sito internet di Valentina è  http://attimieterni.blogspot.it/

"nel buio"...conoscersi!

potrebbe essere confusa con un bieco tentativo di risultare accattivante o alternativo ma la scelta di dedicare un momento informale e sereno agli studenti del corso di progettazione è un bisogno che devo soddisfare lo scorso anno eravamo andati a vedere la bellissima mostra di Steve McCurry http://www.palazzoducale.genova.it/naviga.asp?pagina=78786 quest'anno, il giorno dopo l'ultima lezione, mi sono "dato appuntamento fuori"... un bellissimo appuntamento "al buio" http://www.dialogonelbuio.genova.it ho scelto la visita a "dialogo nel buio" per molti motivi. vorrei condividerne due: per sostenere le attività dell'istituto chiossone e della cooperativa solidarietà e lavoro perché avevo bisogno di lasciare ai miei studenti del secondo anno un'emozione forte, quasi estrema per certi versi. la sensazione dello smarrimento, della fiducia, del perdersi e del ritrovarsi, della scoperta. ero alla ricerca di una esperienza educativa come...

regole e coccole (cit.)

doveva essere una giornata "non normale" ed invece la "normalità" è stata talmente esasperata da risultare perfetta non avevo idea di cosa aspettarmi: era un giornata di studio in ricordo di Enzo Catarsi ("l'infanzia nella pedagogia di Enzo Catarsi" , professore dell'università di Firenze scomparso in modo tragico lo scorso agosto, e scorrendo i nomi degli ospiti e dei relatori sembrava essere quasi un convegno scientifico ma non avevo idea di cosa avrei realmente incontrato: storie, racconti, modelli, aneddoti, canzoni, teorie, ricordi di amici e colleghi, speranza, fotografie, moltissimi appunti e tanta pedagogia e poi..."regole e coccole". così citava uno striscione dei suoi studenti il giorno del suo funerale... non saprei come altrimenti commentare... c'è già tutto compresso dentro (e uso proprio compresso e non compreso, non è un errore di battitura). torno da Firenze con il cuore leggero, intriso di infanzia, di pedagog...

al lavoro in una giornata dal cielo azzurro e dopo i pensieri di una passeggiata notturna dal cielo scuro

I lavori del Seminario Nazionale "Educatori e Pedagogisti tra formazione e lavoro. Riflessioni a partire dalla Legge 4/2013" sono cominciati... Tento ugualmente, senza distrarmi, di condividere alcuni pensieri Ho postato due immagini notturne di Lecce. passeggiare da soli genera grandi benefici: il silenzio (nonostante i suoni delle vie e delle piazze), il pensiero e il ricordo (di chi vorresti lì con te). Sto vivendo con grande entusiasmo e responsabilità questa trasferta pugliese, mi sento partecipe di una comunità pedagogica "in movimento" e pensare, prima ancora dell'azione, è l'ingrediente che può attivare grandi cambiamenti. ci credo E adesso al lavoro... siamo impegnati in una importante azione culturale per il riconoscimento delle professioni educative. Siamo motivati, curiosi, determinati. Grazie Silvana e Giuseppe !

immagini di due facce di due medaglie diverse

il post di questa settimana ruota intorno a tre immagini nella prima, Fujhika presenta, utilizzando immagini e rappresentazioni grafiche, una sintesi di tre modelli di progettazione educativa nella seconda,  Lucia presenta il Piano Sociale Integrato Regionale 2013-2015 della Regione Liguria (che sino a tre giorni prima non sapeva nemmeno esistesse) nella terza, un <quartetto anonimo> certifica lo studio in gruppo nel primo vero sole di marzo nella nostra città (si vedono chiaramente i testi di Brandani, Tomisich e di Leone, Prezza) in fondo, questa è un po' una parte della mia idea di università: studenti che "ci sono", che sono partecipiti del loro percorso in molte forme: fanno lezione, guidano l'insegnante, creano continuità relazionale e di scambio studenti che pensano oltre lo studio studenti che pensano all'università oltre l'edificio studenti che "attraversano" la fatica delle sfide (fare una breve lezione con po...

secondo semestre

questa settimana sono iniziate le lezioni del secondo semestre. su un social network uno studente, iscritto al nostro corso di laurea, lunedì mattina ha scritto "oggi è il mio ultimo primo giorno di scuola" io mi sono ulteriormente sentito autorizzato ad essere felicemente preoccupato felice, perché anche io iniziavo i miei nuovi (non ultimi, spero) primi giorni di scuola preoccupato, perché anche io iniziavo i miei nuovi (non ultimi, spero) primi giorni di scuola non so quale delle due condizioni prevalga, o quale sia la radice, ma il senso di dovere che le attraversa entrambe è comune denominatore invadente: essere, prima di tutto, una buona persona essere all'altezza del compito richiesto sostenere lo sguardo - in attesa - di 134 studenti (68 del corso di 'progettazione e valutazione educativa' e 46 di ' metodologia della ricerca educativa') essere 'per tutti': ascoltare e parlare, chiedere e rispondere percepire (e vedere) che stanno...

Entusiasmi e… risonanze (dedicate a Dario Fortin)

Venerdì 31 gennaio ho avuto il piacere di partecipare al Convegno Nazionale “Educazione Professionale tra azione e formazione. Università e territorio si incontrano” (Rovereto, TN), organizzato dal Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive dell’ Università di Trento. Link dell’evento:  http://events.unitn.it/mappesnazionale-2014 Ho avuto l’opportunità di ascoltare e conoscere importanti docenti ed esperti, educatori professionali, studenti che fanno dell’educazione professionale una forma di essere, di esistere, di relazione superando i confini del lavoro e dell’occupazione. È un privilegio delle professioni educative che non sempre si è in grado di esprime e testimoniare. A Rovereto ho colto questo spirito: nelle relazioni “accademiche”, negli interventi al dibattito, nel chiacchiericcio durante lo street food , nella sezione poster (vedi dopo!), durante i workshop. Con le colleghe Valentina Pennazio ed Antonella Lotti rientriamo a Genova motivati e ...